mercoledì 6 dicembre 2017

Anche Rignano, paese di Renzi, ha la sua colonnina di ricarica per mezzi elettrici

Sono attive le due postazioni per la ricarica dei veicoli elettrici a Rignano sull’Arno. I due stalli riservati sono stati ricavati nell’area centrale del capoluogo, in via Roma, all’altezza della stazione ferroviaria dove è già possibile per tutti gli automobilisti utilizzare il nuovo servizio. L’utilizzo della piattaforma è intuitivo; la colonnina, infatti, dispone di tutte le informazioni necessarie tramite la presenza di un codice QR con cui accedere direttamente dal proprio smartphone.

La stazione di ricarica è già operativa; il suo utilizzo sarà gratuito fino al 31-12-2017, dopodiché dal 1/1/2018 il costo sarà di 35 centesimi al Kwh. Al momento si può accedere alla colonnina con qualsiasi tessera RFID (di qualsiasi operatore sul mercato), questo perchè è gratuita. Da gennaio in poi, la modalità di accesso sarà possibile tramite: – tessere RFID di operatori in roaming (tra cui, quello più utilizzato in Italia e all’estero, NewMotion) – tessera RFID rilasciata da EMOBITALY (è una tessera prepagata da richiedere su www.emobitaly.it ) – SmartApp con pagamento diretto con carta di credito Per ogni informazione è a disposizione il sito http://www.emobitaly.it/come-ricaricare/

La stazione di ricarica di Rignano sull’Arno è già presente nei servizi di mappatura e nelle mappe online più utilizzate (sia in Italia sia all’estero):

ChargeMap ( https://chargemap.com/map )

PlugShare ( https://www.plugshare.com/ )

Lemnet ( https://www.lemnet.org/en )

Open Charge Map ( https://openchargemap.org/site )

Oplaadpalen ( https://www.oplaadpalen.nl/ )

Next Charge ( https://goelectricstations.it/?lang=it )




Fonte: Eco Smart City Gazzetta di Firenze

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giovedì 16 novembre 2017

Il car sharing di Share’ngo diventa una stazione per rilevare i dati ambientali


Il progetto Ecowatch di SHAEW’NGO, fa parte della sperimentazione di rilevazione dei dati ambientali da una rete di car sharing per rendere le nostre città più sicure, sostenibili e intelligenti. Una una flotta di auto elettriche che complessivamente percorre 35.000 km al giorno in città e che trasmette fino a 0,25 terabyte di dati all’ora può trasformarsi in un potente strumento di controllo ambientale.

Il progetto è il primo atto del programma internazionale Intelligent Seed di Share’ngo che prevede l’istallazione di dispositivi elettronici necessari per rilevare i dati in mobilità all’interno delle auto in sharing. Le auto Share’ngo Ecowatch sono dotate di un BBOX/ROUTER con connettività Fastweb 3G, di una videocamera e di apparecchiature compatte in grado di rilevare i livelli di 24 diversi parametri di qualità ambientale tra i quali: inquinamento acustico,monossido di carbonio (CO2), polveri sottili (PM 10); qualità dell’aria, campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza, temperatura,umidità. Obiettivo della raccolta è sperimentare nuove forme di rilevazione e presentazione di informazioni ai cittadini, a protezione della salute e per favorire l’educazione collettiva ai comportamenti volti alla riduzione degli inquinanti, del traffico e del rumore.



Fonte: Eco Smart City Gazzetta di Firenze

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giovedì 9 novembre 2017

Mobilità e trasporto in una città sostenibile nella conferenza promossa da H2R ad Ecomondo


– La Conferenza promossa da H2R-Mobilità e trasporto sostenibili in collaborazione con Città Sostenibile ed Ecomondo ha proposto una visione d’insieme, manifesto virtuale di Ecomondo per la mobilità e trasporto sostenibili, declinata in modo efficace rispetto ai tre temi “Politiche, Tecnologie, Sistemi”.
RIMINI FIERA – ECOMONDO
Oggi la prima sessione dal titolo “Politiche per la mobilità e il trasporto sostenibili, a cura del Comitato tecnico – scientifico composto da: Roberta Frisoni, Chairman della sessione odierna e Assessore Mobilità, Programmazione e gestione del Territorio del Comune di Rimini; Fabio Orecchini, coordinatore e Professore Ordinario di “Macchine e sistemi per l’energia e l’ambiente”, Direttore del CARe Center for automotive research and evolution, Direttore del Dipartimento di Ingegneria della Sostenibilità dell’Università Guglielmo Marconi di Roma e giornalista; Gian Marco Revel, Professore Associato di “Misure meccaniche e termiche”, Prorettore alla Ricerca Europea dell’Università Politecnica delle Marche.
Ha aperto i lavori il Piano mobilità sostenibile della Regione Emilia Romagna a cura di Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. L’ Emilia Romagna rappresenta un’eccellenza soprattutto in tema di occupazione (obiettivo:portarlo sotto al 5% entro il 2020, dimezzando il tasso in 5 anni). In tema di mobilità verrà proposta una rivoluzionaria legge urbanistica entro fine anno che propone il consumo di suolo a saldo zero. Importante sarà anche la formazione a partire dal progetto MUNER (Motorvehicle Universiti Emiglia Romagna) corsi universitari  triennali sullo sviluppo dell’elettrico proposti dalla Regione. 
Linda Meleo, Assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, ha auspicato una partecipazione collettiva per risolvere i problemi dell’inquinamento. Il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità sostenibile)in corso di definizione mira in 5 -10 anni a ridefinire la mobilità del futuro della capitale. PUMS è focalizzato su: infrstrutture per il trasporto pubblico locale da concentrare su ferro; migliore ciclabilità; isole ambientali ed aree pedonali; nodi discambio (intermodialità); logistica e merci (www.pumsroma.it pronto ad accogliere le proposte dei cittadini).
Marco Granelli, Assessore all’Ambiente e Mobiità del Comune di Milano auspica che il trasporto pubblico combinato con la sharing sia da traino per una migliore mobilità grazie ad investimenti dedicati: raddoppiare le metrotranvie in pochi anni e sperimentare i BRT, Bus elettrici veloci in corsie preferenziali. L’ Area C nei prossimi 5 anni sarà aperta solo all’elettrico ed al trasporto pubblico.
Antonio Marco Dalla Pozza, Assesore alla Progettazione e Sostenibilità Urbana, città del Comune di Vicenza, ha illustrato la sharing mobilità di una città con esigenze più contenute rispetto alle grandi città, dove l’automobile è ancora il mezzo privilegiato di spostamento ma che cerca comunque di sfruttare le reti infrastrutturali al meglio e di sviluppare l’intermodalità. Il bando periferie  (PERI-METRO’, servizio diurno a chiamata per il trasporto pubblico locale) ed il bando casa-scuola, scuola-lavoro (progetto MOBILITATE-VI) sono eccellenze della città del Palladio.
Bruno Mattucci, Amministratore Delegato Nissan Italia, ha introdotto un concetto completamente diverso del veicolo che può venire utilizzato anche quando è fermo in un posteggio pubblico o nel garage di casa. Il tema “Auto Elettrica di nuova generazione & smart grid” comprende sistemi di distribuzione di vettori energetici con una rete di informazione che determina il bilanciamento tra quanto energia viene prodotta e quanta ne viene consumata in un dato istante.L’auto elettrica può giocare un ruolo strategico immagazzinando l’eccedenza di sovra-produzione di energia e poi ridistribuirla (Nissan Intelligent Integration) cui si affianca Nissan Intelligent Driving e Nissan Intelligent Power (alimentazioni a zero emissioni). Sistema V2G è l’ ecosistema di vantaggi by Nissan: vantaggi per chi produce energia e vantaggi per chi quell’energia la può stoccare in un veicolo elettrico e rivenderla alla rete con sconto in bolletta. Infine non dimentichiamo la riduzione dell’inquinamento acustico nelle città grazie ai veicoli elettrici ed i vantaggi degli utenti inclusa una maggiore sicurezza e la riduzione del 50 % dei costi di gestione.
Sebastiano Cacciaguerra, Direttore Servizio energia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha presentato “NOEMIX:la rivoluzione ecologica nella gestione delle flotte aziendali pubbliche (progetto Europeo H2020 –NeMO: New MObility in FVG)”, un’analisi e definizone delle esigenze di mobilità e delle flotte dei veicoli disponibili in Italia con l’obiettivo di esportare poi questo progetto in Europa. Il trasporto collettivo e le sfide della mobilità futura sono state approfondite da Emanuele Proia, Direttore ASSTRA (Associazione Trasporti) e Antonello Lucente di ANAV (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori) che ha ricordato un patto di stabilità piuttosto stringente nel nostro Paese e la fondamentale esigenza di investire in mobilità collettiva, individuando velocemente le criticità che hanno frenato ad oggi il suo sviluppo.
Lo scenario dal punto di vista del costruttore è stato illustrato da Romano Valente, Direttore Unrae: l’auto rimane centrale nelle priorità degli italiani, malgrado gli interventi restrittivi volti a contenere le emissioni nocive, tema quanto mai attuale in questi giorni. Entro 20-30 anni avremo una mobilità elettrica, connessa, condivisa ed autonoma ed è tempo di attivare questo percorso cui ha fatto da eco Gianmarco Giorda, Direttore Anfia, rilanciando un approccio di neutralità tecnologica alla mobilità sostenibile, non dimenticando la geopolitica automotive che sviluppa e sostiene alimentazioni adatte a ciascun mercato e partendo da un processo di ringiovanimento del Parco auto italiano.
Gianni Martino, Consigliere ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) per i servizi di autonoleggio , nonché AD di car2go ha ricordato il lancio di car2go il 9 agosto 2013, da allora un successo straordinario ed inatteso, prova dell’esigenza collettiva di poter fruire nelle grandi città di un mezzo di trasporto facile da utilizzare e a basso costo.Una smart mobility richiede “smart working”, veicoli connessi, autonomi, condivisibili ed elettrici; servizi flessibili e integrati; processi digitalizzati; infrastrutture e normative adeguate.
Le conclusioni sulla sezione dedicata alle POLITICHE a cura di Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, sulla responsabilità estesa dei produttori alla gestione del fine vita dei prodotti.Attualmente il 95% dei prodotti automotive sono reciclabili, ancora non si sa bene cosa fare con le batterie al litio a fine ciclo.


venerdì 13 ottobre 2017

EasyJet, entro 10 anni avremo il primo aereo a batterie nelle rotte sotto 2 ore



C'é anche questo nei piani della compagnia low cost per il prossimo futuro: una vera e propria rivoluzione ecologica in materia di componentistica. La sfida è una di quelle davvero dure da portare a termine: arrivare ad avere, nel giro di 20 anni, solo veivoli elettrici sulle rotte brevi, cioé quelle al di sotto delle 2 ore di percorrenza( circa il 30% sul totale). Easyjet é il principale vettore low cost d'Italia. Già entro il 2027 Easyjet vuole avere a disposizione il primo aereo della flotta: il Wright One. Il compito di portare a termine questo impegno é affidato invece all'azienda statunitense Wright Electric con la quale ha già siglato un accordo per lo sviluppo di un velivolo alimentato a batterie da utilizzare sulle rotte sotto le due ore (come Londra-Parigi). L'aereo avrà una capacità di 120 passeggeri e, secondo le prime stime, il veivolo sarà più silenziosi del 50% rispetto a quelli a reazione e più economico del 10% per quanto riguarda le spese di acquisto e di gestione. L'aeromobile avrà un sistema di batterie modulari che possono essere sostituite velocemente in aeroporto per permettergli di ripartire a breve dopo l'atterraggio. Per non parlare del discorso ambientale: zero emissioni. Altro punto forte che la compagnia low cost tende a sottolineare é il costo, praticamente pari a zero, del carburante. Essendo alimentato da batterie, le spese di alimentazione del veivolo saranno infinitamente più basse rispetto a quelle degli aerei tradizionali alimentati a gasolio, quindi anche i prezzi dei voli ne beneficeranno! Che sia questa la vera rivoluzione dei trasporti?

venerdì 29 settembre 2017

Dal 2 ottobre operativo il nuovo car sharing Adduma con vetture e furgoni elettrici

Arriva a Firenze, operativo dal 2 ottobre anche se la presentazione è prevista per il 10 prossimo, un nuovo car sharing ecologico e low cost a Firenze che utilizza vetture di segmento B tipo Renault Zoe e per la prima volta in città la possibilità di utilizzare furgoni a trazione elettrica sempre in car sharing. La società si chiama Adduma Car che afferma di aver preparato tariffe veramente concorrenziali per auto e veicoli commerciali a zero emissioni e alle tariffe più basse in circolazione. Un nuovo modo di spostarsi sta arrivando in città, senza limiti e completamente green; vieni a conoscerci alla Settimana Europea della Mobilità di Firenze. La start up Adduma Car per un car sharing a zero impatto ambientale ha scelto l’automobile Renault Zoe e per le Aziende, a supporto delle loro attività commerciali, i furgoni Renault Kangoo e Nissan e-NV200. Il cliente che vorrà entrare nel mondo Adduma Car riceverà una Email che lo inviterà a completare la propria registrazione in un successivo momento, ad ottobre, mese lancio di Adduma Car. Completata l’iscrizione il guidatore riceverà un Bonus del valore di € 12.00.

Come funzioneranno i prezzi, il parcheggio, la reperibilità? Stesse regole esistenti per i marchi in servizio: parcheggio a flusso libero su tutto il territorio comunale, strisce bianche o blu che siano, ingresso in ztl e nelle aree pedonali di tipo B consentito, si prenota e si trova l’auto via app, si paga con carta di credito o prepagata associata. Prezzi? «Vogliamo essere competitivi, intorno ai 25 centesimi al minuto» afferma l’amministratore unico Antonino Campione. Dove si ricaricherà il veicolo? «Nelle colonnine esistenti, che sono circa 170. Presto arriveranno quelle veloci e anche noi siamo pronti a creare nostre stazioni di ricarica».

” La nostra vettura di punta è la Renault Zoe – conclude Campione – Offriremo però anche i furgoni, i Kangoo, anche quelli elettrici, ideali per chi deve fare lavori in ztl o nelle aree pedonali in centro. Contiamo di fare convenzioni e prezzi agevolati convenzionandoci con le associazioni di categoria dell’artigianato e degli industriali »



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mercoledì 27 settembre 2017

Nuovo Kangoo con un aumento del 50% di autonomia


Nuovo Kangoo Z.E. offre un’autonomia aumentata di oltre il 50%, per andare sempre più lontano: 270 km NEDC(1) (200 km in condizioni di utilizzo reale d’estate) contro i precedenti 170 km. Una nuova batteria, associata ad un nuovo motore, ed una pompa di calore assicurano la migliore autonomia oggi disponibile sul mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrici. Nuovo Kangoo Z.E. consente una ricarica più semplice e veloce. Un nuovo caricatore due volte più potente assicura una ricarica completa in 6 ore (meno di una notte) e il recupero di 35 km in 1 ora (il tempo di una pausa pranzo), ottimizzando in tal modo la giornata di lavoro.
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mercoledì 20 settembre 2017

Nel ricordare i 20 anni di mobilità elettrica a Firenze mezzi di cantieri a impatto zero


Celebrare il passato, fare il punto sul presente e anticipare i prossimi sviluppi che prevedono anche i mezzi di cantiere a impatto zero. Sono questi gli obiettivi dell’evento “20 anni di mobilità elettrica a Firenze” che si è svolto questa mattina a Palazzo Vecchio. A fare gli onori di casa l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti: “Con 179 stazioni di ricarica per le auto elettriche Firenze è la città con la più vasta rete del suo genere in Italia, in competizione con i più grandi centri europei – ha sottolineato l’assessore – . Un primato confermato anche dalla classifica Euromobility 2017 che pone Firenze sul podio come prima città elettrica d’Italia per numero di veicoli in circolazione, taxi elettrici, stazioni di ricarica e via dicendo”.

Si tratta del riconoscimento di un impegno che sta andando avanti ormai da tanti anni e che si è concretizzato in molteplici azioni: dal ricambio con i veicoli elettrici del parco mezzi del Comune al carsharing ecologico, dalla rete delle colonnine per la ricarica alle 70 licenze per i taxi a impatto zero che possono contare su cinque stazioni fast charge loro dedicate senza dimenticare il sistema tranviario. I prossimi sviluppi punteranno su un centro storico sempre più pedonale, ciclabile ed elettrico anche grazie all’interescambio con i mezzi pubblici e la sharing mobiliy. “Con la firma del Patto dei sindaci Firenze si è impegnata a ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020 – ha aggiunto l’assessore Giorgetti – e le politiche intraprese vanno appunto in questa direzione”.
Tornando all’evento, l’iniziativa inserita nel programma della Settimana europea della mobilità, prende spunto da un evento accaduto giusto 20 anni fa: si tratta del raid no-stop Roma-Firenze con uno scooter elettrico effettuato dall’allora giornalista della Nazione Piero Campani.
È stato proprio Campani a raccontare il viaggio e a ricordare come l’Amministrazione comunale guidata da Mario Primicerio decise di scommettere, prima città in Italia, sull’elettrico. “Firenze è stata la prima città a dotarsi di una centralina di ricarica e la prima a deliberare gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, sempre nel 1997”.
Da quegli anni l’impegno del Comune è andato avanti fino alla decisa accelerazione dell’ultimo periodo.

A corredo dell’evento in piazza Signoria sono stati esposti alcuni mezzi elettrici dell’Amministrazione, un taxi ecologico, i veicoli del car sharing a batteria, e soprattutto, due macchine operatrici per cantiere rigorosamente elettrici. Si tratta di due mezzi prodotti dall’azienda tosco-giapponese Kato-Imer che dalla sede di Cusona (San Gimignano) esporta già da un anno negli Stati Uniti, in particolare in California. Il vice presidente della Kato-Imer, Paolo Venturi, nel suo intervento. Ha ricordato che anche in Italia sono a listino due mezzi da cantiere elettrici.

” Noi crediamo – ha ricordato Venturi – che nel giro di qualche anno anche i mezzi da cantiere dovranno adeguarsi alla richiesta della società nel rispetto ambientale con mezzi elettrici o al massimo ibridi. Non solo. Le nuove tecnologie ci permetteranno di avere sempre sotto controllo la fase operativa di un mezzo per motivi di sicurezza dell’operatore e di utilizzare al meglio il mezzo in fatto di contenimento. Kato-Imer è già indirizzata da tempo in questa direzione con scelte fatte in tempi non sospetti. L’escavatore, attualmente in vendita in California, ben presto sarà disponibile anche per l’Europa perché esiste una richiesta in questa direzione da molte città del Vecchio Continente. Considerando che il costo finale non è così lontano da quelli termici”

Quello delle macchine operatrici a emissioni zero e/o ibride è un settore in rapido sviluppo su cui anche l’Amministrazione ha deciso di puntare. “Stiamo pensando a inserire negli appalti del Comune una premialità per chi utilizzerà mezzi di cantiere elettrici – sottolinea l’assessore Giorgetti –. Oltre a un impatto zero dal punto di vista dell’inquinamento, questi mezzi hanno anche l’importante vantaggio di essere meno rumorosi. Caratteristica che per interventi sulle strade, soprattutto quelle più strette del centro, è sicuramente un importante valore aggiunto”.

Fonte e consenso: Gazzetta di Firenze

domenica 17 settembre 2017

20 anni di mobilità elettrica a Firenze e l'impresa con lo scooter elettrico


20 ANNI DI MOBILITÀ ELETTRICA A FIRENZE 19.09.2017, Sala d’Arme, Palazzo Vecchio 


L’Amministrazione Comunale ha deciso di celebrare la ricorrenza dei venti anni dal raid no-stop Roma-Firenze con uno scooter elettrico (Estate 1997) e dall’installazione della prima stazione di ricarica per veicoli elettrici. (Estate 1997)
Durante l’evento verranno ripercorsi i passi che hanno portato alla situazione attuale che vede Firenze, con le 179 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, la città con la più vasta rete del suo genere in Italia, in competizione con le più grandi città europee Si parlerà inoltre dei possibili sviluppi nell’ambito della mobilità elettrica, compreso macchine operatrici e mezzi da cantiere ad alimentazione elettrica presente in anteprima in piazza della Signoria.
Completerà l’evento un’esposizione di veicoli elettrici in piazza della Signoria (ore 9-14) 

Interventi 


20 ANNI DI MOBILITÀ ELETTRICA A FIRENZE, PRIMA CITTA' A INSTALLARE CENTRALINE ELETTRICHE E INCENTIVI PER MEZZI ZEV 
19.09.2017, Sala d’Arme, Palazzo Vecchio
L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il giornalista Piero Campani ha deciso di celebrare la ricorrenza dei venti anni dal raid no-stop Roma-Firenze con uno scooter elettrico (Estate 1997) e dall’installazione della prima stazione di
ricarica per veicoli elettrici, dalla prima delibera di incentivi all'acquisto di veicoli a inquinamento zero. Durante l’evento verranno ripercorsi i passi che hanno portato alla situazione attuale che vede Firenze, con le 179 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, la città con la più vasta rete del suo genere in Italia, in competizione con le più grandi città europee.
Si parlerà inoltre dei possibili sviluppi nell’ambito della mobilità elettrica, compreso escavatore e mezzi da cantiere ad alimentazione elettrica in mostra in piazza della Signoria. Di produzione italiana. In Toscana.
Completerà l’evento un’esposizione di veicoli elettrici in piazza della Signoria (ore 9-14)

Interventi
Ore 11 SALUTI DI BENVENUTO E INTRODUZIONE LAVORI
Stefano Giorgetti, Assessore ai Lavori Pubblici e Grandi Opere, Viabilità e Manutenzione,
 PRESENTAZIONE RAID ROMA FIRENZE e Documenti  comune Firenze Piero Campani, Giornalista autore  del raid no-stop in scooter elettrico (estate 1997) a colloquio con il sindaco di allora Mario Primicerio
 INFRASTRUTTURE DI RICARICA A FIRENZE
Donato Di Cecilia, Funzionario presso Direzione Nuove Infrastrutture e
Mobilità del Comune di Firenze
 INTERVENTO PRES. NAZIONALE  UNACEA /VICEPRES KATO-IMER  Paolo Venturi che illustrerà in particolare i vantaggi di un mezzo da cantiere ad inquinamento zero (Unacea associazione nazionale costruttori movimento terra)
 CONCLUSIONI Stefano Giorgetti, Assessore ai Lavori Pubblici e Grandi Opere,
Viabilità e Manutenzione, Trasporto Pubblico Locale del Comune di Firenze.

PS  L'escavatore elettrico è già esportato in America mentre quello in mostra è il primo esemplare destinato al mercato italiano

Piero Campani

Tel 329 67378777
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IL MIO VIAGGIO TRA ROMA E FIRENZE
di Piero Campani

.....La partenza di Roma è stata significativa: il Sindaco Rutelli ha dato il via e tanta ge nte sulla piazza del Campidoglio si è accalcata per conoscere l'iniziativa. Poi le strette di mano e la partenza verso Civitavecchia. Domenica 15 giugno (nota di ME: 1997), giorno del referendum, ma soprattutto giorno di vacanza, di mare per i romani. Un dra mma per le auto al seguito, mentre il sottoscritto è riuscito a sgusciare fino a Santa Severa senza fermarsi un attimo. E qui sono stato costretto ad attendere il furgoncino con le batterie al ricambio...

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mercoledì 23 agosto 2017

Le colonnine di ricarica a Firenze


Firenze è stata la prima città nel mondo a realizzare colonnine di ricarica pubbliche diffuse nel territorio cittadino. Tutto nasce nel 1997 quando l'amministrazione cittadina guidata dal Prof. Primicerio, Sindaco di Firenze, decise di programmare la chiusura della ZTL al traffico veicolare inquinante permettendo l'accesso solo ai soli veicoli elettrici entro l'anno 2000. Si cominciò con l'incentivazione all'acquisto dei veicoli elettrici da parte dei privati cittadini e delle aziende con il primo Protocollo d'Intesa del Comune di Firenze. Correva l'anno 1997. Partecipando alle riunioni preliminare, prima che venisse annunciati pubblicamente i termini economici degli incentivi per i vari tipi di veicoli elettrici inseriti nel Protocollo, feci notare all'Amministrazione che mancava qualcosa di essenziale per il funzionamento del progetto. Mancava del tutto una programmazione per ricaricare i mezzi elettrici. Se si voleva incrementare l'uso era necessario installare le colonnine di ricarica, oggetti del tutto sconosciuti all'epoca. Non esistevano colonnine stradali. Esistevano solo punti di ricarica nei porti con semplici prese elettriche dove le barche potevano prendere l'energia elettrica per far funzionare i sistemi a bordo insieme agli allacci per il rifornimento di acqua. Bisognava inventare le colonnine di ricarica. Detto fatto. In un paio di settimane furono progettate e installate tre colonnine di ricarica, la prima in via delle Farine, subito dopo le altre due in via dei Gondi e in Pellicceria. Con gli anni se ne aggiunsero altre (con oltre 500 prese di corrente) che con l'andare del tempo diventarono obsolete e non più rispondenti alle nuove normative nazionali e internazionali. per un ventennio Firenze è stata (e forse lo è ancora) la capitale dei veicoli elettrici e del numero di colonnine di ricarica pubbliche.

Oggi


Quante siano le colonnine di ricarica nell'aera fiorentina non è dato sapere con esattezza, tra pubbliche, tra private, gestite da vari operatori. Quelle ufficiali gestite dalla Silfi (la stessa azienda pubblica/privata che le manutiene dal 1997) sono 162. Lo deduciamo dalla 'Mappa colonnine ricarica veicoli elettrici' presente nella pagina dedicata del loro sito web. Altre quattro colonnine Fast charge da 43 kW le ritroviamo in città ad esclusiva pertinenza dei taxi elettrici che da soli pochi mesi operano a Firenze. Nella foto vediamo la struttura di ricarica veloce di Viale Guidoni, non distante dal Palazzo di Giustizia, che si aggiunge a quella appena installata di Piazza Donatello e alle altre 2 attive da qualche mese in Piazza Francia  e Via del Cavallaccio.

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